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 Xing Yi Quan - L'arte marziale per "Rafforzare l'interno e proteggere l'esterno" Riduci

 

Ideogramma Xing Yi Quan

 

Lo XING YI QUAN (HSING I CHUAN) fa parte dell’immensa famiglia delle Arti Marziali Cinesi (WUSHU)… La tradizione attribuisce la sua paternità al Generale YUEH FEI (1103 – 1142) un grande eroe popolare, tuttora venerato in Cina, che definì un metodo di combattimento a mani nude, basato sui principi fondamentali dell’utilizzo della lancia.

La sua principale particolarità è di appartenere agli Stili chiamati Interni, considerati come degli stili “morbidi” in opposizione agli Stili Esterni considerati come stili “duri”. Questa prima distinzione proviene dal fatto che gli stili interni derivano dalla tradizione Taoista, mentre gli stili esterni si riferiscono alla tradizione Buddhista.

Gli stili esterni rappresentano l’immensa maggioranza dei metodi e delle scuole… le più caratteristiche tra loro provengono dal Monastero SHAOLIN. Possiedono una storia millenaria e sono all’origine delle Arti Marziali Coreane, Vietnamite,Tailandesi, Giapponesi…

Gli stili interni, al contrario, sono rappresentati da tre grandi scuole interne: il TAI JI QUAN (il Pugno del Grande Colmo), il BA GUA QUAN (il Pugno degli Otto Trigrammi o delle Otto Energie Celesti), lo XING YI QUAN (il Pugno del Corpo e dell’Intenzione) derivanti tutti e tre dalla forma antica del Monte WU DANG.

Normalmente XING YI QUAN si traduce come il Pugno del Corpo e dell’Intenzione, dove XING rappresenta la “forma” o il “corpo” (dunque la struttura materiale), YI rappresenta “l’intenzione” o “il volere” e QUAN il “pugno” (dunque per estensione l’Arte di Combattimento). A livello dei “praticanti dell’interno” la semplice trascrizione dei caratteri cinesi può portare a diverse interpretazioni, secondo del livello di comprensione:

Il Pugno del corpo e del pensiero;
Il Pugno della volontà che prende forma;
Il Pugno della materializzazione del pensiero.

La Scuola SAN YI QUAN (Pugno delle Tre Armonie), del M° Georges Charles, promuove il metodo di XING YI detto “Spontaneo”. Destinato agli Occidentali, per meglio comprendere “l’Interno”, utilizza i principi essenziali dell’Arte del Pugno Esterno (HUNG GAR, TANG LANG e WING TSUN) ma anche, nelle sue forme preparatorie, il DAO YIN FA QI GONG.

Lo scopo dello Xing Yi Quan della Scuola SAN YI QUAN è quindi quello di "rafforzare l’interno e proteggere l'esterno”.
Il termine “rafforzare l’interno” sta a significare che la pratica intende aumentare l’energia interna al fine di mantenere e migliorare la salute. Per questo scopo il praticante può eseguire il Tai Su Qi Gong (lavoro energetico del grande flusso)
Il termine “proteggere l'esterno” sta invece a significare che la pratica intende proteggere la persona in quanto i movimenti dell’energia interna vengono proiettati all’esterno ai fini della difesa personale. Per questo scopo la pratica viene invece eseguita a coppie e si cerca di percepire l’energia del compagno al fine di riuscire ad anticipare le sue mosse. In questo caso si praticherà il Tui Shou (lavoro di spinta con le mani).

In ogni caso, che si tratti di lavoro interno o esterno, si imitano i movimenti e le camminate dei cinque animali. Ogni animale è ovviamente collegato ad ognuno dei cinque elementi della Medicina Tradizionale Cinese e le relative caratteristiche. Avremo così:

la Tigre per il legno (pdf dell'esercizio),
il Leopardo per il fuoco,
l'Orso per la terra,
l'Airone per il metallo (pdf dell'esercizio),
la Scimmia per l'acqua (pdf dell'esercizio).


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 Attività complementari allo Xing Yi Quan Riduci

Tai Su Qi Gong

Il “TAI SU QI GONG”, (ovvero lavoro energetico del Grande Flusso), è all’origine della pratica dello XING YI QUAN di forma “naturale” (ZIRAN o TSEUJIAN) iniziato da GUO YUNSHEN.

Appartenente della Scuola Taoista LING PAO MING, è l’espressione pratica del III Capitolo del “Vero Classico del Vuoto Perfetto” di LIEZI (LIE TSEU).
Insegnato ai non taoisti dagli Adepti del Tao (DAOSHI), ciò permette di comprendere e di sentire, dopo averlo vissuto, l’insegnamento di un testo classico della filosofia del Tao (DAO).

Inizialmente questa pratica si effettua da soli in forma statica, passando successivamente alla forma lineare nella quale si aggiungono gli spostamenti nelle varie direzioni dello spazio.

In fine si passa alle forme d’applicazione con un compagno (Tui Shou).

“…È per questo che io affermo: c’è stata una Grande Unità, o Mutazione (Yi), una Grande Origine (CHOU), un Grande Inizio (CHE), un Grande Flusso Originale (SU)…
L’Unità è lo stato nel quale l’energia è presente ma non ancora manifesta.
La Grande Origine è la radice dell’energia manifesta.
Dal Grande Inizio nasce la forma indifferenziata. La materia sorge dal Flusso Originale.
Lo stato nel quale Energia, forma e materia non sono ancora separate è detto WUJI (il Non-Colmo o Caos Originale del Cielo Anteriore)…
Lo si guarda e non lo si vede e lo si chiama dunque Indistinto. Lo si ascolta ma non lo si sente, lo si chiama pertanto Silenzioso. Lo si cerca ma non lo si tocca, lo si chiama così Impalpabile.
Il chiaro e il leggero salirono e si dispersero per formare il Cielo, l’oscuro e il pesante discesero e si condensarono e divennero la Terra.
Così il Cielo e la Terra contenenti tutte le origini, i 10.000 esseri nacquero da mutazioni successive.”

Il “Flusso Originale” (TAISU) corrisponde ugualmente alla “pulsione antica della Grande Purezza (o Semplicità)”, che armonizza l’Uomo fra il Cielo (Energie Cosmiche) e la Terra (Energie Telluriche) e presenta con la “Respirazione Embrionaria” (TAISI) una omofonia (pronuncia molto simile).

Questa respirazione embrionaria possiede numerose similitudini con il Movimento (o Meccanismo) Respiratorio Primario (MRP) degli osteopati.

L’obiettivo fondamentale di questo insegnamento è dunque di portare gradualmente il praticante, a percepire, e successivamente a controllare questo “meccanismo respiratorio sottile” che è quello dell’embrione dentro al ventre della madre...
Secondo la tradizione taoista LING PAO MING, il “meccanismo respiratorio sottile” corrisponde alla pulsione universale che ci perviene dal cosmo e che unisce il tempo e lo spazio.

Il Tai Su Qi Gong, contiene l’Essenza fondamentale della pratica del Qi Gong Taoista: la ricerca dell’Armonia Suprema tra l’Uomo e l’Universo.
Questa concezione di una pulsione universale, che collega l’embrione alle energie celesti e terrestri e che il praticante cerca di scoprire, non è solamente limitata al mondo taoista o a certi osteopati o agopuntori. Se si escludono altri sistemi in India, in Egitto, in Iran, nel vecchio Imperio delle Steppe, fino all’Europa del Nord (Ginnastica Oddinica) e al Giappone, si ritrova un approccio di forte somiglianza di questa “Scuola Sottile” nello CHAN (ZEN) originale…

 

Tui Shu

Il Tui Shou , che in lingua pinyin significa “Spinta con le mani”, è una disciplina che costituisce una introduzione alla pratica marziale ed alla sua strategia.
Viene praticata in coppia, e serve a sviluppare varie qualità che sul piano fisico possono essere stabilità e senso della distanza, mentre sul piano energetico possono essere sensibilità, reattività insegnando quindi a conquistare un maggior equilibrio interiore.
L'esercizio deve però essere interpretato correttamente ossia come una ricerca di equilibrio reciproco nel quale i due praticanti modificano in modo complementare il proprio stato di yin-yang in un continuo movimento oscillatorio.

I due praticanti cercano di squilibrare l'avversario non di forza ma, mantenendo continuamente il contatto con avambracci e mani, rispondono alle spinte dell'avversario cedendo fino a che uno dei due sente l'altro in uno stato di equilibrio precario ed applica il minimo sforzo per squilibrarlo.

Finalità dell'esercizio non è, quindi, "vincere" ma sviluppare coordinamento, fermezza, morbidezza e capacità di "sentire" l'energia dell'avversario per meglio utilizzate la propria.
Il Tui Shou quindi non è un combattimento ma solo un esercizio per sviluppare la sensibilità.
Con il Tui Shou si impara, inoltre, come applicare l'energia a spirale (Chan Su Chin) e come utilizzare l'energia dell'avversario per batterlo.

Lo studio del Tui Shou, è la base per l’applicazione di tutte le tecniche marziali e di difesa personale. Purtroppo, al giorno d’oggi in molte scuole, questi aspetti vengono tralasciati studiando soltanto le tecniche “esterne”. Risulta invece fondamentale studiare prima di tutto il movimento interno dell’energia per poi poterlo indirizzare verso l’esterno applicandolo quindi alle varie tecniche di proiezione, colpi, leve articolari ecc…

Anche le tecniche di Tui Shou, sono suddivise e classificate secondo la legge dei “cinque elementi” della Medicina Tradizionale Cinese.

Avremo quindi:
fuoco – avanzare o andare verso l’alto (Tai Yang)
acqua – retrocedere o andare verso il basso (Tai Yin)
metallo - retrocedere spostandosi di  lato (Shao Yin)
legno - avanzare spostandosi di lato (Shao Yang)
terra - rimanere al centro

 

Wu Yin Fa - preparazione marziale

Cenni storici

Ritenuto colpevole di omicidio, il Maestro Kuo Yuh Shen, fu incarcerato per tre anni in un angusta cella nella quale vi era pochissimo spazio per camminare e con mani e piedi incatenati. Per il Maestro risultava quindi difficile, se non impossibile, eseguire le forme lineari tipiche dello Xing Yi Quan da lui solitamente praticate.
Per vedere quindi di adattare la pratica alle sue nuove condizioni, Kuo Yuh Shen mise a punto un metodo integrando alla normale pratica dello Xing Yi Quan i principi comuni del Taiji Quan (Pugno del Grande Colmo), e del Ba Gua Zhang (Palmo degli 8 Trigrammi) in modo da poter eseguire ogni tecnica senza bisogno di movimenti che fossero più ampi di un mezzo passo.


La tecnica

Il Maestro Kuo Yuh Shen diede così origine ad una serie di tecniche che prendono il nome di WU YIN FA (Tecniche Preparatorie del Guerriero o del Soldato) che si collocano a metà fra il Qi Gong e le tecniche marziali e che lavorano su alcuni principi condivisi da tutte le pratiche marziali:


- Equilibrio e Radicamento.
- Percezione del Pieno (YIN) e del Vuoto (YANG).
- Sincronia e sinergia dell’Intero copro (Sei Armonie, 5 Archi, Ecc..).
- Percezione, Rettitudine Naturale, Rotazione e Protezione dell'Asse Centrale.
- Esecuzione rilassata
- Economia di movimento (Concetto Taoista di Minimo sforzo, Massimo Risultato).
- Efficacia della Tecnica.
- Ricerca dell’essenziale in ogni movimento o colpo.

Una volta studiati ed imparati i concetti ed i principi del WU YIN FA, ogni praticante potrà sviluppare proprie sequenze a seconda dei movimenti tipici dello stile Marziale da lui praticato (Xingi Yi, Taiji, Ba Gua, ecc..) o usare solo i concetti di base per un lavoro di Qi Gong su peso, equilibrio, respiro, rafforzamento delle articolazioni e dei tendini, mobilizzazione del bacino e della colonna vertebrale.


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